[Infografica] Tracciabilità alimentare e supply chain
Pubblicato il 8 Ottobre 2019

A fronte di un mercato sempre più competitivo e di clienti esigenti come non mai, i player della supply chain non possono fare a meno di arricchire la propria offerta di servizi. Tra questi, la tracciabilità alimentare occupa un posto strategico perché può diventare un vettore di fiducia e fidelizzazione. Ma come garantire la tracciabilità delle merci sull’intera catena di fornitura? Vediamolo nell'infografica.
Tracciabilità alimentare: una sfida determinante per il mondo del retail
Alla ricerca di una sempre maggiore trasparenza, i consumatori di prodotti alimentari sono oggi molto più sensibili alle questioni di tracciabilità dei prodotti e al consumo di prodotti locali. Una sfida importante per i retailer, che oggi operano per garantire che le anagrafiche prodotti siano aggiornate a vari livelli:
- origine;
- destinazione;
- composizione;
- partner dalla fabbricazione alla distribuzione.
A riprova di questa presa di consapevolezza lato retail sta il fatto che numerosi colossi del settore cercano di sviluppare soluzioni tecnologiche per garantire il monitoraggio delle merci - in particolare mediante la blockchain. Obiettivo: ridurre il tempo necessario per risalire lungo la catena di fornitura.
Il caso della carne
La carne è una derrata deperibile per eccellenza e, pertanto, soggetta a numerose normative sanitarie. La minima variazione o la minima rottura della catena del freddo possono provocare lo sviluppo di germi o la scadenza anticipata dei prodotti, ingenerando perdite massicce per i distributori.
Nel caso della carne, il monitoraggio deve poter essere effettuato dall'arrivo dell'animale al mattatoio fino al punto vendita, passando per il laboratorio di trasformazione. Step multipli che permettono di illustrare i tanti percorsi di tracciabilità alimentare ai quali possono andare soggetti i prodotti freschi.