La green supply chain, una transizione in atto
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Alcune aziende del Food & Beverage hanno risposto a queste sfide passando all’edge computing. L’edge computing è un modello che rimuove una porzione di dati della supply chain da un data center centrale, per riposizionarli più vicini alla sorgente stessa dei dati – ad esempio, presso il sito di un’azienda agricola, un magazzino, un impianto di lavorazione o uno stabilimento di produzione.
Santhosh Rao, Senior Research Director presso Gartner, ha affermato “Man mano che il volume e la velocità dei dati aumentano, cresce anche l’inefficienza di veicolare tutte queste informazioni in un cloud o un data center per l’elaborazione“.
Se da un lato solo il 10% dei dati generati da un’azienda viene attualmente elaborato esternamente a un data center o un cloud, Rao prevede che entro il 2025 questa cifra raggiungerà il 75%, ponendo l’edge computing al centro del futuro della gestione della supply chain.
Vediamo insieme quali vantaggi può apportare oggi l’edge computing alle supply chain.
Le soluzioni di warehousing che si affidano a data center centralizzati sono penalizzate da questioni legate alla performance tecnica. Questo causa ritardi nelle attività di raccolta, trasferimento, elaborazione e archiviazione delle informazioni, rallentando il processo decisionale e i tempi di risposta da parte dei responsabili delle supply chain.
Le soluzioni di edge computing collocano i server e l’archiviazione nel sito in cui vengono generati i dati, consentendo ai dispositivi di operare su reti localizzate più piccole e più snelle. Così facendo si allevia la pressione sulle risorse inviando al data center remoto soltanto i dati essenziali. L’edge computing consente anche la connettività 5G, per conseguire livelli di velocità ed efficienza senza precedenti.
Nell’odierna e complessa rete delle supply chain globali, la necessità di visibilità non è mai stata così forte. L’edge computing può migliorare la visibilità facilitando l’adozione di una rete blockchain – immaginiamo questo tipo di rete come un registro condiviso per memorizzare e visualizzare transazioni, ordini, pagamenti, conti e asset di una rete di attori della supply chain. Il risultato è una visibilità totale e in tempo reale sull’intera supply chain, consentendo ai responsabili di tracciare in modo semplice e rapido l’ubicazione, la quantità o lo stato di merci e componenti.
L’edge computing può essere usato anche per automatizzare i processi della supply chain in cui il fattore tempo è determinante all’interno di magazzini, fabbriche o stabilimenti di produzione. Questi processi riducono la necessità di una gestione da parte dell’uomo, offrendo risultati ottimali ed eliminando allo stesso tempo il rischio di errore umano.
L’edge computing consente di fare di più con meno manodopera, aumentando così l’efficienza e la resilienza delle supply chain. Una latenza ridotta in termini di tempo di risposta dei processi automatizzati fa risparmiare denaro, consente di evitare errori costosi e protegge i lavoratori da incidenti grazie a risposte in tempo reale alle notifiche automatiche.
Gartner ha affermato: “Entro il 2026 il 75% delle imprese di grandi dimensioni avrà adottato una qualche forma di robot intelligenti per l’intralogistica nelle proprie operazioni di magazzino. I robot intelligenti per l’intralogistica sono forme specializzate di automazione ciberfisica pensate per lo più per i magazzini e i centri di distribuzione. L’edge computing e il 5G costituiscono l’ecosistema ideale per alimentare questa nuova era di IA e di automazione della supply chain“.
L’edge computing è particolarmente efficace nelle ubicazioni della supply chain dove sussistono limitazioni o restrizioni alla connettività, come il trasporto su terra, via mare, aereo oppure in aziende e stabilimenti remoti. Dal momento che l’edge computing mantiene i dati prossimi alla fonte, il rischio di disservizi di banda o di interruzioni derivanti da fattori ambientali o basati sulla posizione è ridotto.
L’edge computing è anche un mezzo per mitigare il rischio nei casi in cui bisogna proteggere le informazioni sensibili. I dati trasferiti oltre i confini nazionali sono vulnerabili agli attacchi e alla pirateria informatica, e soggetti a questioni legali che possono provocare congestioni nelle supply chain. Giacché l’edge computing mantiene i dati all’interno dei confini dell’ubicazione, i dati sensibili possono essere elaborati in loco e criptati prima di essere inviati a un data center primario.
Per migliorare l’efficienza e l’accuratezza dei processi di magazzino è possibile implementare videocamere intelligenti che scansionano i barcode dei singoli pallet offrendo piena visibilità sull’esatta tipologia e ubicazione delle scorte. Le risorse addette al compito (robot oppure umane) possono sollevare i colli mantenendoli di fronte alla videocamera, che a sua volta legge i metadati del codice a barre per identificare se il collo è stato posizionato sul pallet corretto.
L’analisi dei metadati in tempo reale consente di individuare in maniera puntuale codici a barre falsificati o pallet collocati nelle ubicazioni errate. I dati vengono trasmessi in tempo reale tra i dispositivi edge, il principale software di gestione del magazzino WMS, il software ERP, il cloud e i dipendenti. In questo modo è possibile risparmiare tempo e denaro, restando agili di fronte alle fluttuazioni dei volumi venduti.
Per approfondire, leggi questo articolo “Sostituire un WMS: 5 consigli per i brand del Food & Beverage”
Esaminiamo insieme con un esempio come l’edge computing sta ridefinendo ogni fase delle supply chain in ambito Food & Beverage. Un imprenditore agricolo ha integrato il monitoraggio in tempo reale per garantire risultati ottimali in termini di irrigazione, trattamenti e raccolto. I dati acquisiti durante le fasi iniziali della coltivazione servono a orientare le decisioni in materia di scorte e prezzi da parte degli stakeholder.
Il monitoraggio e il tracciamento dei dati durante il transito aiutano a garantire condizioni ottimali di conservazione degli alimenti, con la possibilità di avvisare i distributori riguardo a eventuali problemi o ritardi di sorta. Pertanto, man mano che gli alimenti superano il controllo qualità sulle linee di produzione, qualsiasi questione relativa alla qualità o alla sicurezza può essere comunicata prima che l’alimento lasci la fabbrica, evitando costosi ritiri del prodotto dal mercato.
John Fryer, Senior Director Industry Solutions, Stratus Technologies ha affermato: “Il settore alimentare ha una supply chain complessa con molte fonti, passaggi ed endpoint diversi. In ogni punto della filiera vi sono fattori che influiscono sulla freschezza, sul sapore, sulla produttività e sul costo dei prodotti alimentari. La tracciabilità in ogni punto della supply chain è quindi fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la conformità normativa. L’introduzione dell’intelligenza in tempo reale in ciascuna di queste fasi contribuisce a mantenere i massimi livelli di qualità, controllando al tempo stesso i costi per massimizzare margini già risicati“.
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