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Collaborazione B2B, Supply Chain, VMI
November 11, 2020

6 domande per sapere tutto sugli approvvigionamenti in pooling

La crisi causata dal Covid-19 ha posto l’accento su alcuni cambiamenti che sarebbe necessario operare nella gestione della supply chain. Andrebbero ad esempio ripensati i sistemi di approvvigionamento, anche allo scopo di fronteggiare le nuove abitudini di consumo che si impongono giorno dopo giorno. Il pooling è uno dei modelli chiave a tal proposito e si caratterizza come nuova modalità operativa in grado di soddisfare le accresciute esigenze dei consumatori, comportando anche effetti positivi per l’ambiente.

Quali sono i fondamenti della gestione in pooling degli approvvigionamenti? Quali i vantaggi e le sfide? Quentin Censier, esperto supply chain e consulente senior di Generix Group, risponde a queste ed altre domande in materia.

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Cos’è l’approvvigionamento in pooling?

Il pooling non è altro che una declinazione della gestione condivisa degli approvvigionamenti. Consiste nel raggruppare diverse industrie intorno ad uno stesso processo di approvvigionamento, permettendo alle aziende che condividono lo stesso cliente e lo stesso luogo di instradamento delle merci di collaborare in un processo di logistica unilaterale e di circuito unico.

Il pooling consente di realizzare economie di scala sui costi di stoccaggio favorendo sia le industrie sia le aziende della distribuzione. I benefici garantiti sono rintracciabili in una maggiore agilità ed efficienza a livello operativo, ma anche in una migliore gestione delle scorte. Va da sé, quindi, che i distributori siano i primi a incoraggiare le aziende a scegliere il pooling.

Nota: il pooling non può esistere senza l’intervento di un fornitore logistico che funge da anello di congiunzione tra il fornitore e il distributore e che si assume la responsabilità totale o parziale di tutti i flussi dei prodotti. Tra gli operatori di spicco attivi in quest’ambito, ad esempio, è possibile menzionare FM Logistic.

Da dove nascel’approvvigionamento in pooling?

Questa pratica è nata in seguito a due iniziative.

  1. Le piattaforme di collaborazione e di consolidamento. Per comprendere meglio questo fattore possiamo fare un esempio concreto, citando il colosso della distribuzione Carrefour, che desiderava gestire meglio i suoi flussi e ottimizzare la sua catena logistica. Aveva il problema di trovarsi a gestire stock molto consistenti e di dover rendere più efficiente la collaborazione con piccoli fornitori che erano scarsamente o affatto capaci di gestire i loro propri stock. Carrefour ha scelto così di mettere in campo un operatore logistico esterno che ha consentito al gruppo di creare una piattaforma di intermediazione in grado di accettare le merci di tutti i fornitori. Peraltro, nel momento in cui lo stock trasportato su furgoni di approvvigionamento in pooling lascia la piattaforma, le merci diventano di proprietà di Carrefour. Il pooling rappresenta, insomma, un vantaggio fondamentale per la piattaforma e per il fornitore, ma anche per Carrefour, i cui prodotti in prima linea sullo scaffale vengono così riapprovvigionati al momento giusto e nel posto giusto.
  2. L’intervento degli operatori logistici. Per completare il modello è necessario avvalersi di una terza parte che disponga di un magazzino e di tutte le risorse necessarie, e che possa accogliere i prodotti, stoccarli e instradarli verso i punti vendita. Ecco così spiegato il ruolo dell’operatore logistico. Operatori come FM Logistic hanno apportato un grosso valore aggiunto a questa pratica di gestione condivisa, facendosi carico degli approvvigionamenti. Grazie al sistema di pooling e ai loro team di riapprovvigionamento, FM Logistic può decidere in merito alle merci che vanno caricate sui furgoni per conto dei fornitori, rispettando la regola delle quote, i livelli di servizio e la copertura delle scorte. Oltre a occuparsi di stoccaggio e trasporto, l’operatore logistico deve quindi essere in grado di riapprovvigionare le merci. Tanto per citare un esempio, Colgate ha dismesso il suo team di approvvigionamento per rivolgersi a un operatore logistico esterno. Così facendo, il marchio intende perseguire un duplice vantaggio: un guadagno in termini economici e una riduzione della propria impronta ecologica grazie alla condivisione degli approvvigionamenti.

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Come funziona il pooling?

Il pooling facilita la frequenza degli approvvigionamenti garantendo in tal modo una migliore gestione delle scorte e della domanda. Con il pooling si abbandona la modalità “push” per orientarsi sempre più verso una logica di tipo “pull”.

Il pooling risulta più semplice quando le industrie lavorano alla stessa gamma di prodotti e condividono in tutto o in parte la loro clientela e/o seguono uno schema logistico simile. Questo perché assoggettate a vincoli di stoccaggio comuni in funzione del tipo di prodotto venduto (prodotti cosmetici, generi alimentari, catena del freddo, ecc.).

Quali sono i prodotti più indicati per il pooling?

Il pooling riguarda molto spesso quelle categorie di prodotti ad alta rotazione, i Fast-Moving Consumer Goods (FMCG), ossia i beni di largo consumo. La condivisione degli spazi sui mezzi che operano in pooling consente di evitare al distributore di caricare stock che per lui sarebbero molto onerosi dal punto di vista dei costi. Ne deriva una maggiore fluidità e frequenza negli approvvigionamenti, che garantiscono al distributore l’offerta di un assortimento migliore, più regolare e in quantità più ridotte.

Quali sono i vantaggi del pooling?

Dal punto di vista dell’azienda il pooling consente di ridurre i costi logistici ma anche di limitare la capacità di stoccaggio all’interno degli stabilimenti. Nei fatti si passa, ad esempio, da 25 piattaforme e 25 giri diversi a un’unica piattaforma e un solo giro: quanto basta per ridurre notevolmente l’impatto ambientale.

Un altro vantaggio che senza dubbio non va dimenticato è la visibilità totale non soltanto sulle vendite ma anche sulle scorte. Potendo contare su una migliore conoscenza dei prodotti in uscita e di quelli in giacenza, l’azienda può ottimizzare le rotazioni e quindi l’assortimento. Il pooling, inoltre, permette a piccoli fornitori con risorse finanziarie limitate di accedere a logistiche più mature, potendo inserire i loro prodotti nei cataloghi di grandi nomi commerciali.

Lato distributore, il pooling permette di mantenere un certo rapporto di forza. Con questo sistema i fornitori e gli operatori logistici restano responsabili delle merci fino al momento in cui esse lasciano la piattaforma logistica. Al distributore resta l’onere di sovrintendere al corretto svolgimento delle operazioni.

Sul fronte dell’operatore logistico, oltre a ridurre notevolmente le emissioni di CO2, ne consegue un vantaggio competitivo di tutto rispetto.

Esistono più modalità operative? Quali sono le più adatte in base alla situazione?

Si possono distinguere due tipi di pooling: il multi-pick e il pooling tradizionale. In funzione delle regole di saturazione del furgone si opera una distinzione anche tra pooling a ripartizione fissa e pooling a ripartizione variabile a seconda del tipo di prodotto. Nel corso dell’anno ogni azienda deve gestire numerose eccezioni. Le variabili legate a queste contingenze possono riguardare anche le promozioni, le operazioni commerciali e le testate di gondola. In situazioni di questo tipo e nel momento in cui gli agenti di commercio iniziano a promuovere alcuni prodotti, i flussi pull possono avere la meglio sui flussi push. Ad esempio, è risaputo che durante il periodo pasquale i distributori effettuano ordini importanti di cioccolato presso le industrie dolciarie. È stato così anche nel 2020, nonostante quest’anno Pasqua sia caduta durante il periodo del lockdown imposto dal Covid-19. Per via dell’eccezionalità del periodo, i distributori hanno dovuto attenersi alle regole del gioco e farsi carico degli stock di cioccolato invenduto senza opzione di ripresa da parte del produttore.

Indipendentemente dalla situazione, l’operatore logistico deve sempre definire preventivamente le regole di gestione con i propri clienti. Inoltre, che egli abbia aderito a un sistema di pooling per conto dei suoi clienti o di un produttore che utilizza un pooling semplice, deve poter contare su soluzioni di gestione efficaci. Analogamente a quella sviluppata da Generix Group, alcune soluzioni permettono di combinare flussi standard, quantità fisse e flussi promozionali.

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